Newsletter mensile, anno 17 n.8
Febbraio: Mese della Costruzione della Pace e risoluzione dei conflitti
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LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CLUB
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Cari Amici,
Si è appena concluso uno degli appuntamenti più impegnativi per la vita del Club. Abbiamo replicato a distanza di quattro anni l’Open House per allargare la compagine dei soci nel solco di un ricambio generazionale per costruire il futuro del nostro Club.
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Ma è già tempo di occuparsi del tema che il Rotary propone per il mese di febbraio: Pace, Prevenzione e Risoluzione dei conflitti.
All’alba del 2000 si era diffusa l’opinione che la caduta del Muro di Berlino e le rinnovate relazioni politiche ed economiche tra Oriente ed Occidente fossero l’’inizio di un periodo di pace e di sincera amicizia tra i popoli ma la storia ha smentito da subito questa fallace illusione. Il numero di conflitti non è diminuito e alle porte dell’Europa vi è uno scontro tra eserciti.
La promozione della pace, oggi, è un impegno per chi abbia a cuore il futuro degli individui e dei popoli. I Rotariani possono intervenire con progetti volti a rimuovere le cause alla base dei conflitti, povertà, carestie, disastri ambientali, carenza di istruzione, emergenze sanitarie. Ogni Club inoltre può proporre candidati alle “Borse della Pace” assegnate dal Rotary International a studenti da formare nella gestione e risoluzione dei conflitti.
Occorre affrontare il futuro attraverso la crescita professionale di nuove generazioni formate per la gestione di relazioni diplomatiche internazionali con l’obiettivo di individuare leader che nelle rispettive comunità pensino e agiscano nel più autentico solco del servizio rotariano, vera e propria cultura del civile sviluppo umano, e per questo siano chiamati nel Rotary.
Buon Rotary a tutti voi.
Raffaele
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ROTARY CLUB BOLOGNA GALVANI
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Notizie e Riunioni del Club
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Lunedì 6 febbraio - 20:15
Hotel Savoia Regency
Conviviale Interclub con RC Bologna Est, aperta a soci e ospiti.
COMMEMORAZIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA
Relatori:
arch. De Paz
Presidente della Comunità Ebraica di Bologna
arch. Giannelli
ex presidente dell'Ordine degli Architetti di Bologna
ideatori del docu-film Lettere d'Archivio.
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Lunedì 13 febbraio - 20:15
Hotel Savoia Regency
Conviviale con familiari ed ospiti
PRESENTAZIONE DEL SERVICE “SOS ADOLESCENTI”
Relatori:
Dr. Stefano Costa
Dirigente dell’U. O. di Psichiatria e Psicoterapia dell’Età Evolutiva dell’Ospedale Maggiore di Bologna
Dr.ssa Alessandra Mancaruso
del team unità complessa di psicologia territoriale dell’Ausl
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Lunedì 27 febbraio - 20:15
Hotel Savoia Regency
Conviviale con familiari ed ospiti
LA LOGISTICA DEL CAPRICCIO, L’UOMO E L’AMBIENTE
Relatore:
Dr. Paolo Volta
Il nostro socio Paolo Volta presenta il suo libro “Trasporto merci: L’uomo al centro del trasporto sostenibile”. Il ricavato della vendita dei libri andrà al Club per i service.
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Visitate la nostra pagina Youtube dove possiamo rivedere i video del Club e le serate su Zoom registrate
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Nel primo mese di questo promettente 2023 abbiamo dato il benvenuto alla nuova socia Elena Bellavitis e abbiamo avuto tre eventi tutti in una serata: il caminetto di club focalizzato sui progetti di febbraio e marzo e cioè il “Concorso letterario” e il progetto “Freddo in aiuto dei senzatetto di Bologna”, la visita al Circolo Bononia con la Presidentessa Eletta del circolo, la Prof.ssa Rosanna Ghetti, e la visita dell’RD Maria Eleonora Mosca. Inoltre, sabato 4 andremo numerosi a visitare Artefiera assistendo alla consegna del premio Rotary Artefiera 2023 a favore degli artisti emergenti.
Buon carnevale a tutti!
Carlotta Rubbi
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Tanti auguri di buon compleanno a:
Vittoria FUZZI, 17 febbraio
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DAL DISTRETTO 2072 E DAL ROTARY INTERNATIONAL
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Lettera Governatore del Distretto 2072
Carissime amiche e amici,
nel riflettere su che cosa scrivere in questa lettera mensile, nelle ultime settimane ho recuperato e riletto molte delle ricchissime lettere scritte dai Governatori del nostro Distretto che mi hanno preceduto, e non solo da loro. Perché, come ben sapete, il Rotary International dedica il mese di Febbraio al tema della “costruzione della pace e risoluzione dei conflitti”, e il Febbraio di quest’anno per noi italiani ed europei arriva in un contesto ben diverso rispetto agli anni precedenti.
Se prima i temi della guerra e dei conflitti in senso armato erano fisicamente distanti e percepiti come remotissimi rispetto alla nostra quotidianità, da dodici mesi a questa parte abbiamo riscoperto il dramma della guerra letteralmente a un paio d’ore di volo da dove viviamo, da dove abbiamo le nostre case e le nostre famiglie. E proprio mentre scrivo questo breve testo non possono che rimbalzarmi nella mente le continue notizie di bombardamenti, morti, invii di armi, minacce nucleari e la prospettiva di un conflitto non certo in via di risoluzione.
Ma che cosa possiamo fare, ci chiediamo tutti, di fronte a questo insensato orrore? Se da un lato il nostro sodalizio ha la capacità e la strutturazione per fornire supporto agli ucraini in difficoltà, cosa che abbiamo fatto e stiamo facendo, dall’altro è vero che non abbiamo certo il potere di porre fine ai combattimenti e alle uccisioni. Ahinoi, in Ucraina siamo ancora nel tempo della distruzione che precede quello dell’aiuto umanitario della ricostruzione, ma come Rotary saremo pronti a intervenire in tal senso con ulteriori progetti non appena possibile.
Luciano Alfieri, Governatore del Distretto 2072
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Messaggio mensile del Presidente Internazionale
Recentemente, ho trascorso del tempo nell'insediamento di rifugiati di Nakivale in Uganda. Come suggerisce il nome "insediamento", le persone che vivono lì sono libere di muoversi ed integrarsi nel miglior modo possibile — una cosa che rende il luogo unico.
Ho avuto la possibilità di giocare a calcio con ragazzi e ragazze da una decina di nazioni e parlare con donne fuggite da aree di conflitto. È stato un arazzo di esperienze umane condivise attraverso risate e lacrime.
Mentre attraversavo un campus scolastico dell'insediamento con una insegnante, lei mi parlò delle terribili statistiche sull'istruzione delle ragazze. La maggior parte non finisce le elementari. Molte sono vendute in matrimonio infantile per pagare il cibo per le loro famiglie. Guardando queste ragazze, rimasi sconvolta.
La nostra opera per l'empowerment delle ragazze e delle donne è molto più che creare parità — a volte, si tratta di salute o istruzione. Altre volte si tratta di fornire sicurezza. A prescindere dal percorso, si tratta sempre di diritti umani fondamentali.
Possiamo fare di più per rafforzare le capacità delle ragazze e delle donne, e possiamo estendere il modo in cui condividiamo i progressi che i soci del Rotary e i nostri partner hanno fatto verso questo obiettivo.
Jennifer Jones, Presidente 2022/2023
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Fare leva sull’esperienza: Shelterbox
ShelterBox: Desiderio di aiutare, un partner di assistenza globale, opportunità di risposta dopo i disastri.
ShelterBox, un'organizzazione di soccorso in caso di catastrofi conosciuta a livello internazionale e uno dei partner chiave del Rotary, è nata come un progetto del Rotary club che mirava ad aiutare da otto a 10 famiglie all'anno.
Ma il sostegno dei soci e dei club del Rotary negli ultimi due decenni ha aiutato ShelterBox a raggiungere la flessibilità e la portata per servire oltre 2 milioni di persone sopravvissute a disastri ambientali e conflitti in tutto il mondo.
È "un esempio brillante di ciò che i Rotariani e i Rotaractiani sono in grado di realizzare" poiché il Rotary e ShelterBox lavorano insieme e fanno leva sull'esperienza reciproca, afferma Alex Youlten, manager della partnership con il Rotary di ShelterBox.
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BOLOGNA, O CARA...
(Un omaggio alla nostra città a cura del Prof. Franchino Falsetti)
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Hesse a Bologna
Per il futuro autore di Siddharta, Bologna era la città più bella del mondo (assieme alla sua amatissima Berna).
Anche Herman Hesse, come tanti intellettuali tedeschi, non volle rinunciare al suo viaggio in Italia. "Ho risparmiato tanto per farlo", confessò l’autore di Siddharta mentre svolgeva ancora un modesto lavoro di commesso in una libreria di Basilea. Milano, Firenze, Bologna, Ravenna, Venezia: le tappe obbligate sono segnate su piccoli taccuini (il Bilderbuch, pubblicati nel 1926), nei quali lo scrittore era solito riversare le sue note di viaggio solo a tarda sera, "sperando di riportare a casa un riflesso di questi viaggi".
Quando il ventiquattrenne Hesse giunge in treno da Firenze a Bologna sono le dieci del mattino del 29 aprile 1901. Lo affligge un fastidioso raffreddore, che gli impedisce di fare il turista a tempo pieno, ma non di annotare con la sua calligrafia piccola e goticheggiante le sue impressioni sulla città. "San Petronio è la cattedrale meglio illuminata che io abbia mai visto", scrive subito. Lo colpiscono "le sculture del portale principale e le grandi dimensioni delle colonne". Ma è Santo Stefano, con il suo intrico di chiese comunicanti, che Hesse ritrova qualcosa di arcano e familiare:"questa è la cosa più affascinante, intima e strana che ci si possa immaginare: io non conosco altra città così grande (come Berna) abbia tanto carattere. Tutto qui è stretto, oscuro, appartato a antiquatamente comodo". Hesse insomma trova nei difetti congeniti di Bologna - le vie strette, il cielo "coperto" dai portici, la fame d’aria che investe tutti i visitatori abituati ai grandi spazi aperti - la misura ideale di una città. [...] Il suo mondo è la semplicità: non i grandi scaloni dei palazzi privati o le gigantesche pale di Guido Reni in Pinacoteca, ma corti e giardinetti, panchine ombreggiate, cose piccole e anguste. Non tornerà mai più a Bologna, ma se ne ricorderà sempre.
Luca Braccolini, le incredibili curiosità di Bologna, Roma, Newton Compton, Editori, 2021
Nella foto: Herman Hesse
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Goethe sulla Torre Asinelli
"Son salito sulla torre a consolarmi all’aria aperta. Veduta splendida! A nord si scorgono i colli di Padova, quindi le Alpi svizzere, tirolesi e friulane, tutta la catena settentrionale, ancora nella nebbia. A occidente, un orizzonte sconfinato, nel quale emergono soltanto le torri di Modena. A oriente, una pianura fino all’Adriatico, visibile al sorgere del sole. Verso sud i primi colli dell’Appennino, coltivati e lussureggianti fino alle cime, popolati di chiese, di palazzi e di ville, come i colli del Vicentino. Era un cielo purissimo; non la più piccola nuvola; solo all’orizzonte una specie di nebbione secco. Il custode della torre mi assicura che codesto nebbione da sei anni non si decide a scomparire; ma che col cannocchiale, ha potuto distinguere benissimo i colli vicentini con le case e le chiesette, ciò che ora avviene di rado anche nei giorni sereni. Questa nebbia si estende infatti a preferenza verso la catena settentrionale, ciò che rende la nostra cara patria un vero paese di Cimmerii. Il brav’uomo mi ha fatto notare inoltre la posizione e l’aria salubre della città anche per il fatto che i suoi tetti sembrano nuovi, vale a dire che le tegole non sono per nulla intaccate dal muschio o dall’umidità. E bisogna convenire che i tetti sono veramente belli e puliti; forse anche la bontà delle tegole vi avrà contribuito in parte, un fatto che nei tempi antichi se ne cuoceva qui una quantità eccellente".
Luca Braccolini, le incredibili curiosità di Bologna, Roma, Newton Compton, Editori,2021
Nella foto: Johann Wolfang Goethe
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