Newsletter mensile, anno 17 n.6
Dicembre: Mese della prevenzione e della cura delle malattie
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LETTERA DEL PRESIDENTE DEL CLUB
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Cari Amici,
A Dicembre Il Rotary concentra le sue riflessioni sulla Prevenzione e cura delle malattie, obiettivi che richiedono responsabilità e capacità di convergere su un traguardo ben focalizzato.
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Nel caso della poliomielite, come anche del Covid, la concentrazione sul valore dei vaccini ha consentito il miglioramento delle condizioni sanitarie globali, richiedendo uno sforzo straordinario non solo a livello organizzativo, ma anche la diffusione di una vera e propria cultura di salute attiva, in cui prevenzione e partecipazione si traducono in sostenibilità.
Ciò è stato possibile quasi esclusivamente per il valore e l’impegno di scienziati e ricercatori che hanno messo insieme sensibilità diverse ma determinate a conseguire il benessere della comunità globale.
Una lezione che la storia ci ha consegnato è stata quella di considerare la vaccinazione il più grande successo avuto in medicina, grazie al quale sono state salvate milioni di vite, Non c’è nulla di confrontabile in termini di prevenzione delle malattie.
Riflettendo sull’attualità di questa lezione sono portato a pensare che il mondo d’oggi è vittima del successo dei vaccini. Non abbiamo più la difterite, non vediamo malati di peste, i nostri figli non sanno cosa sia stato il vaiolo, non vediamo malati di poliomielite e quindi quella lezione dimenticata fa dire a tanti: «Noi non ci vacciniamo, non ve n’è più bisogno».
Negli anni ‘50 negli Stati Uniti i cittadini si tassarono per consentire ad alcune persone di vivere nel polmone di acciaio grazie ai fondi raccolti con la campagna della raccolta delle monetine. in quegli anni c’era veramente una sensibilità, una solidarietà, un desiderio della collettività di risolvere questo problema, perché c’era la consapevolezza che la malattia avrebbe potuto teoricamente riguardare tutti.
Questo noi l’abbiamo dimenticato, e nonostante il Covid-19 abbia avuto una rilevanza mediatica pazzesca, si pensa che questa malattia colpisca soprattutto gli anziani e i fragili, risparmiando i giovani. Anche perché l’80% delle persone guarisce dalla malattia.
Nel nostro piccolo Il Club si fa carico della prevenzione e cura delle malattie sostenendo ogni anno l’AGEOP la cui “mission” è aiutare in vario modo le famiglie al cui interno vi sono casi di bambini e adolescenti colpiti da malattie oncologiche. Nel corso dell’anno, poi, porteremo a compimento il Progetto “SOS Adolescenti”. Questo progetto si propone di venire incontro agli adolescenti con disagio psicologico e psichiatrico che impedisce loro una regolare frequenza scolastica e ostacola lo sviluppo di relazioni sociali che nell’età evolutiva rivestono un’importanza fondamentale nello crescita della personalità.
Buon Rotary a tutti voi.
Raffaele
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ROTARY CLUB BOLOGNA GALVANI
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Notizie e Riunioni del Club
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Lunedì 5 dicembre – 20:15
Hotel Savoia Regency Bologna
Conviviale aperta ai soci, ai loro famigliari ed ospiti.
LA MALAYSIA: DALLA PROSPETTIVA CHE INIZIA ATTRAVERSO GLI SCRITTI DI EMILIO SALGARI FINO AI GIORNI NOSTRI
Relatore:
Prof. Manlio D’Agostino
Console Onorario della Malaysia per il Nord Italia e segretario generale dell’Associazione per la Camera di Commercio Italo-Malesiana
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Lunedì 12 dicembre – 20:15
Hotel Savoia Regency. Conviviale con familiari ed ospiti.
IL CENTRO STORICO COME RACCONTO POPOLARE: PIAZZA MAGGIORE
Relatore:
Prof. Domenico Secondulfo
già docente di Sociologia presso UNI-VERONA
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Lunedì 19 dicembre – 20:15
Hotel Savoia Regency Bologna
Conviviale aperta ai soci, ai loro famigliari ed ospiti.
FESTA DEGLI AUGURI DI NATALE
Nel corso della serata, si terrà la consueta lotteria di beneficenza con premi gentilmente offerti dai Soci.
Il ricavato della lotteria sarà devoluto a sostegno dei service del Club.
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Attestato di merito al nostro Club per il sostegno dedicato ad Ageop Ricerca.
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Visitate la nostra pagina Youtube dove possiamo rivedere i video del Club e le serate su Zoom registrate
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I mesi di novembre e dicembre sono stati pieni di sorprese, partecipazione e varietà nelle attività svolte. Le sorprese più grandi sono state l’ingresso di due nuovi soci: Francesco e Riccardo Draghetti.
L’incontro col Presidente dell’Azione Interna del Distretto 2072 è stato molto divertente e istruttivo. Inoltre, abbiamo pulito e tinteggiato un portico del centro storico e partecipato numerosi agli eventi dei nostri Rotary padrini, tra cui la visita del governatore, la serata a teatro a favore di Ageop, l’immancabile burraco e il concerto nell’Aula Magna di Santa Lucia.
Abbiamo in programma un interclub col Rotaract Bologna e l’Interact Bologna per collaborare con l’Associazione AIL con due banchetti vicino a Piazza Maggiore.
Vi aspettiamo!
Carlotta Rubbi
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Tanti auguri di buon compleanno a:
LA ROCCA CLOTILDE il giorno: 7/12
FERRANDINO MICHELE il giorno: 26/12
DONATI LUDOVICA il giorno: 27/12
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DAL DISTRETTO 2072 E DAL ROTARY INTERNATIONAL
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Lettera Governatore del Distretto 2072
Carissime amiche e amici,
dall’inizio di questo decennio la nostra percezione della salute è evoluta. Si parla più spesso dell’importanza di implementare la sanità territoriale, di come digitalizzare i processi di gestione del sistema sanitario e dei singoli pazienti, della necessità di imparare a convivere con le emergenze sanitarie in un mondo che è sempre più globalizzato, in cui l’umanità sottrae spazi alla natura e in cui il clima è a temperatura crescente.
Non c’è bisogno di discutere o di dilungarsi sull’importanza di una buona salute e di una buona sanità per il benessere e la qualità di vita, individuale e collettiva, né di ripetere per l’ennesima volta delle enormi differenze in termini di opportunità di accesso ai sistemi di diagnosi e trattamento tra un’area del mondo e l’altra, o anche banalmente tra persone con possibilità diverse all’interno di uno stesso paese.
Luciano Alfieri, Governatore del Distretto 2072
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Messaggio mensile del Presidente Internazionale
Mentre sono seduta con un gruppo di dirigenti del Rotary fuori Lusaka, Zambia, faccio una domanda: "Quanti di voi hanno mai avuto la malaria?". Tutti alzano la mano. Cominciano persino a parlarmi della prima, seconda o terza volta che hanno avuto la malattia, una delle principali cause di morte e infermità in molti Paesi in via di sviluppo.
Loro sono fortunati. Hanno accesso a cure mediche e medicinali salvavita. Per le popolazioni rurali dello Zambia, la storia è molto diversa.
Su una panchina di legno in un piccolo villaggio, mi siedo con Timothy e il suo bambino Nathan. Con una troupe che riprende la nostra conversazione, mi racconta di quando Nathan ha mostrato segni di malaria. Portò il figlio nella casa di una vicina che era una operatrice sanitaria della comunità, dove Nathan ricevette rapidamente medicinali che gli salvarono la vita.
Jennifer Jones, Presidente 2022/2023
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Pronti ad agire in tutto il mondo
Stati Uniti
Il Rotary Club di Conway-Morning, Arkansas, mira a consegnare messaggi di compleanno a ogni bambino e giovane adulto nel sistema di affidamento statale. Tra gennaio e settembre, più di 2.100 bigliettini sono state inviate, con un numero stimato di circa 3.700 persone da raggiungere ogni anno. "Questi bambini devono già affrontare una grande incertezza e delusioni nella loro vita, e credo fermamente che ricordarli costantemente nel loro giorno speciale darebbe loro la speranza di andare avanti, e di mostrare che gli altri intorno a loro si prendono veramente cura di loro", dice Mike Altland, un socio del club che ha avviato la campagna.
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BOLOGNA, O CARA...
(Un omaggio alla nostra città a cura del Prof. Franchino Falsetti)
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Dalla Bolognina allo Spazio
"Giuseppe Minganti (1889 – 1947) fu uno dei pionieri dell’industria delle macchine utensili. Ma quando cominciò a mettersi in proprio, pochi anni dopo la delle grande guerra, non sapeva ancora che da lì a qualche decennio la sua creatura avrebbe contribuito ad alimentare un altro tipo di guerra , non sapeva ancora che da lì a qualche decennio la sua creatura avrebbe contribuito ad alimentare un altro tipo di guerra: quella tra Stati Uniti e Urss nella corsa allo spazio. […].
In pochissimo tempo Minganti passò dalle coppette per medicinali alle macchine bobinatrici e tracciatrici per reti metalliche, virando poi, con lo viluppo delle politiche bellico- autarchiche del regime fascista, alle macchine per officine ferroviarie e ai trattori. Nel 1936 la sua fabbrica era in grado di produrre torni semiautomatici a revolver, macchine per cuscinetti a sfera, cerchioni per locomotive, armi e persino impacchettatrici per sigarette.
Nel 1947 il fondatore dell’azienda morì, lasciando alla moglie Gilberta Minganti l’onere di mandare a vanti la fabbrica.[…] Sotto la sua guida la Minganti ripartì inarrestabile con la produzione di macchine industriali. E nel 1957, a poco più di trent’anni dall’inaugurazione della sede di via Ferrarese, si rese protagonista di un fatto storico: la costruzione ci componenti dell’astronave russa Sputnik 2, il secondo satellite artificiale mandato in orbita intorno alla Terra, famoso per aver ospitato la cagnolina Kudrjavka (erroneamente denominata “Laika”, che era il nome convenzionale russo della razza ). Fu l’apice della Minganti. Poi, dagli anni Settanta cominciò un lento declino fino a chiudere definitivamente a metà degli anni Novanta. Oggi è diventata un centro commerciale. [...]"
Luca Baccolini, Le incredibili curisosità di Bologna, Newton
Compton Editori, Roma, 2021
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Spigolature...
Roberto Longhi e Giorgio Morandi
Caffè Zanarini, Piazza Galvani
“Ci fu un tempo, nell’immediato dopoguerra che a Bologna, al caffè Zanarini sotto i portici del Pavaglione, c’era un tavolino temutissimo: vi sedevano nel tardo pomeriggio, quali soci fondatori di una ristretta,elitaria accademia: Giorgio Morandi, Roberto Longhi, Galvano della Volpe, quest’ultimo ancora per poco professore al liceo Galvani. Attorno, un piccolo stuolo di pittori e letterati locali, gli aggregati di quella accademia di “cattivi”, alcuni anche in piedi (cioè senza diritto di sedia). Dal quel tavolino partivano pettegolezzi più velenosi, le battute più acri, i calembour più pungenti. Lo sdentato Cardarelli, “Il poeta deca-denti”, l’ebreo, prolifico romanziere Moravia, “il narratore a ghetto continuo”, per l’ultimo libro di Vittorini “Uomini e no“ era stato coniato in relazione alle tumultuose vicende sentimentali del suo autore, un nuovo titolo “Uomini no, donne sì”. Fra i sedenti c’era, puntualissimo lo scrittore bolognese Giuseppe Raimondi, il fumista: non proprio socio fondatore, ma qualcosa di più degli aggregati, di quella seppur scelta schiera di barbe, baschi, pippe, zazzette. Raimondi ebbe l’ingenuità di raccontare come, avendo aiutato la figlia liceale a fare il compito d’italiano, fosse stato gratificato di un pallido sei meno. Ancor più ingenuo, Raimondi lasciò la riunione prima del suo ufficiale scioglimento. Era appena scomparso dalla vista che la voce di Longhi gracidò subito “lo scrittore sei meno”.
Giulio Ungarelli, La felsinea mamma delle muse, Belfagor, vol 56, n.3, 3i maggio 2001, in Dicono di lei, Bologna guida letteraria alla città e ai suoi tesori, la Repubblica, 2022
Nella foto: Caffè Zanarini, Piazza Galvani, Bologna
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