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newsletter | maggio 2021

Sguardi verso paesi lontani:
tra etnografia e ricordi di viaggio
Spigolature tra le opere:
inserti curiosi e burleschi

Il dipinto, a inchiostro e pigmenti su carta, ritrae una cortigiana con parasole accompagnata dal suo servitore. Le firme presenti identificano i due artisti giapponesi ai quali si deve l’opera: Kawanabe Kyosai (1831-1889), autore della figura femminile, e Kawabata Gyokusho (1842-1913), che dipinse il resto della composizione. Questo genere di opere di improvvisazione (sekiga) veniva creato durante incontri di pittura e calligrafia detti shogakai, molto popolari alla fine del periodo Edo e all’inizio del periodo Meiji. A uno di questi incontri presenziò Tomaso di Savoia, duca di Genova, nel dicembre del 1879, durante il suo soggiorno a Tokyo, e il dipinto, risalente a quel periodo, giunse al Castello di Agliè pochi anni dopo il rientro in Italia del duca dal viaggio in Oriente a bordo della Vettor Pisani.
 

 

Al Castello di Racconigi proseguono le attività di cura del patrimonio nascosto. Grazie alla sponsorizzazione di Mnemosyne Servizi è iniziato il restauro di uno dei manufatti giapponesi presenti nei depositi: si tratta di uno Yari, una tipologia di lancia usata in combattimento dai samurai sin dal XIV secolo e formata da una lama montata su un’asta.
Quello conservato a Racconigi è un esemplare da parata, decorato con scaglie di madreperla e lacche, risalente all’Ottocento, e, come la maggior parte della raccolta dell’Armeria, è con ogni probabilità un dono ricevuto dai sovrani di casa Savoia nell'ambito delle relazioni internazionali intrattenute con gli stati esteri.




Giovedì 27 maggio alle ore 16.30 va in onda sul canale YouTube della Direzione regionale Musei Piemonte la videoconferenza Patrimonio nascosto al Castello di Racconigi. La raccolta fotografica, primo appuntamento digitale dedicato al programma di conservazione e valorizzazione che ha interessato opere presenti nei depositi del Castello di Racconigi, nell’ambito dell’edizione 2020 del progetto Sleeping Beauty, promosso e finanziato dalla Direzione Generale Musei del Ministero della cultura. Al centro dell’iniziativa gli interventi conservativi che sono stati svolti su circa 700 fotografie di viaggio, riguardanti paesi extraeuropei, facenti parte della collezione di Umberto II. A illustrare i lavori compiuti Elena De Filippis, direttrice regionale Musei Piemonte, Riccardo Vitale, direttore del Castello di Racconigi, Alessandra Giovannini Luca, curatrice delle collezioni, insieme a Roberta Bianchi, responsabile del Laboratorio di restauro della Direzione regionale Musei, e alle restauratrici della ditta Soseishi Viviana Goggi e Sonia Antonazzi. 
Un’occasione per conoscere la straordinaria ricchezza delle opere in deposito e approfondire gli aspetti relativi all’importanza delle attività di conservazione.
 

All’ingresso di Palazzo Carignano si apre uno straordinario atrio ellittico collegato a due vestiboli laterali attraverso cui è possibile accedere al sontuoso scalone realizzato su progetto di Guarino Guarini nel 1682 e decorato in stucco da Pietro Somasso dieci anni dopo. Le molteplici decorazioni che ne caratterizzano l’architettura nascondono però delle insolite presenze, come ad esempio figure antropomorfe che rappresentano dei volti, in alcuni casi anche buffi, nascosti all’interno di capitelli, al di sopra delle finestre ovali o mimetizzati nei pilastrini dello scalone. Meraviglie inaspettate da scovare che osservano il visitatore durante la visita. 

 
 

Fra le molte creature e i personaggi in marmo che popolano i giardini di Villa della Regina ce ne sono alcuni bizzarri e nascosti. Sono i mascheroni grotteschi, volti a metà tra umano e animalesco, ora goffi e barbuti, ora sorridenti con smorfie inquietanti, ora brutti e irriverenti con la linguaccia, talvolta con una folta capigliatura riccia, baffi, orecchie evidenti e grossi occhi.
Sabato 15 maggio, alle ore 11, i mascheroni sono protagonisti della Caccia al Mascherone, attività didattica che, in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia, si svolge nello scenografico giardino di Villa della Regina.

Caccia al Mascherone, attività didattica per famiglie, sabato 15 maggio ore 11.
Prenotazione obbligatoria, da effettuarsi con almeno un giorno di anticipo: 011 8195035; drm-pie.villadellaregina@beniculturali.it
Biglietti: intero € 7,00; ridotto € 2,00 dai 18 ai 25 anni; gratuito per minori di 18 anni; ulteriori riduzioni e gratuità in base a disposizioni di legge e convenzioni.
In caso di maltempo l'attività sarà rimandata a sabato 22 maggio ore 11. 

I mascheroni di Villa della Regina sono protagonisti anche dell’attività didattica a distanza Mascheroni grotteschi a Villa della Regina.
 
 


L’apparato decorativo delle chiese romaniche è ricco di immagini simboliche, spesso riconducibili a tradizioni precristiane, ma anche di figure inserite in contesti inconsueti, che stimolano la curiosità del visitatore. Un ottimo esempio all’Abbazia di Vezzolano è offerto da uno dei capitelli del chiostro, opera risalente al 1180 circa, ornato di foglie di acanto tra cui si affaccia un busto maschile che indossa una tunica a fitte pieghe e sfoggia un’acconciatura con capelli a caschetto.
I musei e luoghi della cultura della Direzione regionale Musei Piemonte:
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